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L'Ue verso un'economia neutra

  • Immagine del redattore: Stefania Marra
    Stefania Marra
  • 15 feb 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Il 10 febbraio scorso il Parlamento europeo ha adottato una relazione (574 voti a favore, 22 contrari e 95 astensioni) contenente raccomandazioni politiche globali per realizzare un'economia neutra in termini di emissioni di carbonio, sostenibile, priva di sostanze tossiche e pienamente circolare al più tardi entro il 2050. I deputati richiamano l’attenzione sulla necessità di obiettivi vincolanti per il 2030 circa l'uso dei materiali e la nostra impronta di consumo. Chiedono inoltre alla Commissione di proporre obiettivi vincolanti specifici per prodotto e/o per settore nel settore del riciclo.


Il documento del Parlamento risponde a una comunicazione della Commissione europea del marzo dello scorso anno: un Piano d’azione per l'economia circolare contenente un'agenda per realizzare un'Europa più pulita e competitiva nella co-creazione con attori economici, consumatori, cittadini e organizzazioni della società civile. Il Piano della Commissione “mira ad accelerare il cambiamento trasformativo richiesto dal Green Deal europeo, basandosi al contempo su azioni di economia circolare attuate dal 2015. Questo Piano garantirà che il quadro normativo sia snellito e adeguato a un futuro sostenibile, che le nuove opportunità derivanti dalla transizione siano massimizzate, riducendo al minimo gli oneri per le persone e le imprese”.

Il Parlamento esorta la Commissione a presentare una nuova legislazione nel 2021, ampliando il campo di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile (datata ormai 2009) ai prodotti non legati all'energia. Queste norme dovrebbero così garantire che i prodotti immessi sul mercato dell'Ue funzionino bene, siano durevoli, riutilizzabili, possano essere facilmente riparati, non siano tossici, possano essere aggiornati e riciclati, contengano contenuti riciclati e siano efficienti sotto il profilo delle risorse e dell'energia (altre raccomandazioni chiave sono dettagliate qui).


In occasione del dibattito in seduta plenaria è nuovamente emersa l’urgenza del passaggio a un modello di economia circolare, indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal; tale cambiamento creerà tra l’altro nuovi posti di lavoro e opportunità commerciali, obiettivo non certo secondario in una fase in cui l’economia è stata devastata dalla pandemia di Covid 19.

È stato analizzato anche il tema dei rifiuti. I deputati hanno sottolineato che la legislazione esistente in materia deve essere attuata in modo più approfondito e sono necessarie ulteriori misure per settori e prodotti chiave, come il tessile, la plastica, gli imballaggi e l'elettronica. Qui la registrazione completa del dibattito.

1 Comment


mst4362
Feb 16, 2021

sarebbe bello tornare a prodotti duraturi, riparabili, e le cui parti di ricambio siano disponibili almeno per 20 anni...oggi invece che l'obnubilescenza programmata, dopo al massimo 4/5 anni non hai più modi di utilizzare la tecnologia che hai a disposizione, software non più supportati,,m aggiornamenti non più disponibili, nuovi software incopatibili con i vecchi...tra non molto dovremo cambiare tv, o dotarci di nuovi decoder, perchè cambiano i parametri di trasmissione, le codifiche...tutto questo produce rifiuti, spesso ingombranti e difficilmente smaltibili, senza produrre altro. Spero davvero che le indicazioni UE vengano seguite.

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